DRAGFLOW porta il suo know how al Comitato Nazionale Italiano per le Grandi Dighe
DRAGFLOW è stata ammessa fra i soci collettivi di ITCOLD, il Comitato Nazionale Italiano per le Grandi Dighe.
L’Associazione ha come obiettivo lo studio di tutti i problemi connessi con le dighe, la loro realizzazione e il loro esercizio. ITCOLD fa inoltre parte della Commissione Internazionale per le Grandi Dighe (ICOLD-CIBG), organismo creato a Parigi nel 1928.
“Siamo orgogliosi di entrare a far parte di questa associazione, che da anni si occupa delle tematiche legate agli impianti idroelettrici. Lo studio delle dighe è inoltre strategico sotto diversi aspetti. Una gestione oculata e soprattutto sostenibile di queste strutture può infatti contribuire ad affrontare le grandi sfide del presente, dalle gestione di risorse idriche sempre più scarse e sempre più richieste, alla generazione di energia rinnovabile, alla protezione del territorio dagli eventi alluvionali sempre più frequenti ed intensi. L’Italia vanta una grande tradizione nel campo delle dighe, e tanti sono gli impianti progettati e realizzati dagli italiani in tutto il mondo, pertanto il nostro paese può mettere a disposizione la propria esperienza per dare impulso alla ricerca a scala mondiale. Da parte nostra, saremo lieti di condividere il know how aziendale maturato in questi anni nell’ambito della rimozione dei sedimenti dalle dighe, dove DRAGFLOW è in grado di fornire soluzioni e consulenza specialistica a 360 gradi” ha commentato l’Ing. Francesco Galante, che rappresenterà DRAGFLOW presso l’Associazione.
”La corretta manutenzione e gestione di queste strutture è una questione di efficienza, di sicurezza e di durata. Si rischia infatti che molti bacini perdano capacità d’invaso e che strutture preziose si degradino perché non vengono adeguatamente conservate, diventando non più utilizzabili, ed impedendo di fatto il trasferimento di questa ricchezza alle generazioni future. La nostra tecnologia e le nostre soluzioni, sperimentate in tutto il mondo, possono certamente dare un grande contributo per la gestione sostenibile delle dighe.”